Il Palazzo Ducale dopo il 1815. Custodi, ispettori e deposito di grano
Nel 1815 Antoldi è l'agente provvisorio dei beni della Corona e Viceprefetto dell'Archivio di Governo che si trovava nel Castello, allora chiamato Corte Nuova.
Come cambiano le cose. Il ritorno degli Asburgo consolida l'apparato manutentivo del Palazzo. Dal 1862 il custode avrà anche le mansioni di ispettore. Da lui dipende una piccola squadra stabile di operai e funzionari tra cui è presente il muratore di corte che ha il compito di verificare i dissesti e ripararli.
Il vero problema in quel momento sono i tetti. Si contano 250.000 coppi. Nel sottotetto sono presenti i granai, le sale sotto di rado hanno coperture reali, sono solai lignei e finte volte in canniccio. Tutto viene rappezzato.
La sala di Troia, e l'intero appartamento, rimangono uno degli spazi più preziosi ma i progetti di recupero sono tra i più vari. Nel 1817 si pensa di collocarvi una casa d'industria, nel 1825 una sezione dell'Archivio, nel 1833 diventa un magazzino di vettovaglie - specialmente grano - compresa la Galleria della mostra. Nel 1848 vi risiedono anche le truppe. A ben vedere si possono leggere ancora disegni, nomi e piccoli segni della storia.