Palazzo Te oltre Federico II. Quattro nomi che non vi aspettate
L'inventario viene realizzato da Odoardo Stivini sotto il governo del messer Bardolino, "guardiano alli pallaci di Santo Sebastiano" che percepisce 12 ducato all'anno.
Si comincia dalla camera dove alloggiava Francesco Gonzaga, ambasciatore a Roma dal 1525 al 1531. Significa che certamente non ci abitava Federico II, morto da pochi mesi, e che il palazzo veniva utilizzato da altri funzionari della corte. Infatti troviamo citata anche la camera dove alloggiava il conte Nicola Maffei, già podestà di Viadana, consocio ducale e ambasciatore per i Gonzaga. Troviamo anche la camera dove abitava un certo Battista, "famiglio al palazzo dil Ti" e quella di Sigismondo Musono, funzionario di corte, già commissario di Volta Mantovana, e nominato nel 1539 commissario di Curtatone.